mercoledì 29 aprile 2009

IL PRESIDENTE DEGLI ECOLOGISTI ITALIANI GIUSEPPE ALVITI PRESENTE AL PROGETTO "LA STRADA SI CURA"RIVOLTA ALLA RACCOLTA DIFFERENZIATA


NAPOLI (29 aprile) - Questa mattina, nella Sala Consiliare della Municipalità 1 di Napoli, è stato presentato il progetto “La strada si cura”, volto ad incentivare la raccolta differenziata e a sviluppare corretti stili di vita e comportamenti ecosostenibili nel territorio che comprende i quartieri di Chiaia, San Ferdinando e Posillipo.Intervenuti Fabio Chiosi, presidente Municipalità 1, Maurizio Tesorone, assessore all’Ambiente Municipalità, Paolo Gaetano Giacomelli, assessore comunale all’Igiene, Francesca De Sanctis, consigliere Municipalità 1, Angelo Sacco, direttore Municipalità 1, Antonio Mestoli, responsabile Asia Municipalità e
Giuseppe Alviti,Presidente degli Ecologisti Italiani.
Testimonial d’eccezione l’attrice Antonella StefanucciLa campagna di comunicazione ideata dall’agenzia Ogham, segue il filo dell’ironia per porre in risalto i “cattivi comportamenti” e lo scarso senso civico, mettendo in evidenza, anche in modo provocatorio, i problemi legati alla raccolta dei rifiuti e alla pulizia del territorio. Ai cittadini saranno distribuiti depliant informativi, veri e propri ecovademecum per chiarire i dubbi sulla destinazione finale delle diverse tipologie della differenziata per prendersi “cura” del proprio territorio. “Dopo l'emergenza, anzi lo scandalo rifiuti in Campania, - ha dichiarato il presidente Chiosi - paradossalmente è aumentata la sensibilità di molti napoletani nei confronti della raccolta differenziata. Ecco perché la I Municipalità ha inteso impiegare delle risorse economiche per la realizzazione di un bando finalizzato alla realizzazione di iniziative di incentivazione alla raccolta differenziata. Uno dei progetti risultati vincitori è stato quello presentato dalla Ogham. Un progetto valido, innovativo, che inciderà sulle coscienze dei residenti e dei commercianti della I Municipalità. Una strategia di comunicazione aggressiva, stimolante e che certamente porterà buoni frutti. Un progetto che vede il coinvolgimento di più soggetti istituzionali quali la Municipalità, l'ASIA e la Polizia Locale. Su queste basi, e con queste premesse, siamo certi di realizzare, insieme, un buon servizio per l'utenza, e di mantenere sempre vivi ed accesi l'interesse e le coscienze sulla necessità di effettuare una buona raccolta differenziata”.Nei prossimi giorni partiranno, a sorpresa, delle azioni di guerrilla con stickers, cartoncini e palloncini colorati legati agli specchietti di auto e moto in sosta e distribuiti nei crocevia e nelle zone più trafficate dei quartieri di Chiaia, San Ferdinando e Posillipo. Vere e proprie incursioni per attirare l’attenzione dei passanti in modalità di urban placement. L’operazione si estenderà a tutto il territorio della Municipalità 1, attraverso la consegna di materiale informativo lungo le vie dello shopping e del passeggio, coinvolgendo i cittadini in un’esperienza diretta, stimolandoli a prendersi cura della propria città. Anche i negozianti che effettuano la raccolta differenziata contribuiranno alla diffusione del messaggio e saranno riconoscibili grazie all’esposizione di una vetrofania che indica il sostegno al progetto.Contemporaneamente, prenderà il via anche una campagna contro le deiezioni canine, per sensibilizzare i proprietari di cani alla raccolta degli escrementi dei propri animali che delineano sempre più spesso dei veri e propri “percorsi di guerra”. Nel sollecitare il rispetto delle norme e una maggiore attenzione quando si passeggia in un luogo pubblico con il proprio cane, invitando i padroni a raccogliere i bisogni da marciapiedi e aiuole con apposite palette, si contribuirà anche a scongiurare forme di intolleranza nei confronti di chi possiede animali.Sabato dalle 9 alle 14 è in programma una mattinata di festa in Villa Comunale, un evento di raccolta speciale, dove saranno allestite dall’Asia delle ecopiazzole per conferire rifiuti separati: piccoli elettrodomestici, farmaci scaduti e pile esauste.

GIUSEPPE ALVITI ELETTO PRESIDENTE DELL'ASSOCIAZIONE ECOLOGISTI ITALIANI E RAFFAELE ACCONCIO SEGRETARIO



GIUSEPPE ALVITI,NELLA CONFERENZA PROGRAMMATICA DELL' ASSOCIAZIONE ECOLOGISTI ITALIANI,TENUTASI A NAPOLI IL GIORNO 27 APRILE 2009, PRESSO GLI UFFICI DEL CENTRO STUDI TABOR E' STATO ELETTO ALLA CARICA DI PRESIDENTE NAZIONALE E AL SUO FIANCO COME SEGRETARIO IL SIG. RAFFAELE ACCONCIO.

IL PRESIDENTE ALVITI COMMOSSO DELL'INCARICO RICEVUTO,HA RIBADITO CON FIEREZZA IL SUO IMPEGNO VERSO UNA TOTALE CONSERVAZIONE DEL BENE COMUNE AMBIENTALE NON TRASCURANDO L'IMPORTANZA DEL SOCIALE E DEGLI ALTRI SUOI INCARICHI (PRESIDENTE NAZIONALE AGPG E DIRIGENTE REGIONALE MIS).

lunedì 27 aprile 2009

ALVITI E BRUNO: BERLUSCONI E IL CENTRO DESTRA CEDONO AI RICATTI DELLA SINISTRA RITIRANDO IL DECRETO SUI COMBATTENTI DELLA RSI


BRUNO: BERLUSCONI E IL CENTRO DESTRA CEDONO AI RICATTI
DELLA SINISTRA RITIRANDO IL DECRETO SUI COMBATTENTI DELLA
REPUBBLICA SOCIALE!

Sull'argomento il Vice Segretario Nazionale Vicario del
Movimento Idea
Sociale con Rauti Raffaele Bruno ha dichiarato:

"Si trattava di duecento euro al mese da dare a
combattenti della Repubblica
Sociale Italiana con una medaglia di bronzo, per aver
combattuto per l'onore
dell'Italia. E' una vergogna che Berlusconi e il centro
destra si siano fatti
condizionare dalle minacce di Franceschini e della
sinistra ritirando il
provvedimento che equiparava i combattenti della
Repubblica Sociale
con i partigiani. Questo Paese non riesce ad uscire dal
clima d'odio della
guerra civile e penalizza ancora combattenti che avranno
in media 83 anni
ciascuno. E' una vera vergogna che passerà alla storia
negativa dell'Italia!"

Napoli, 27 aprile 2009 L'Addetto
Stampa del MIS

sabato 25 aprile 2009

ALVITI E BRUNO :ONORE AI COMBATTENTI DELLA REPUBBLICA SOCIALE E IN PARTICOLARE A PINO RAUTI L'ULTIMO COMBATTENTE




ONORE A PINO RAUTI, ULTIMO COMBATTENTE DELLA REPUBBLICA SOCIALE CHE ANCORA COMBATTE PER DIFENDERE UN ONORE CALPESTATO E IDEALI, VALORI E PRINCIPI PER I QUALI TANTI GIOVANI SONO MORTI!

venerdì 24 aprile 2009

IL PRESIDENTE AGPG GIUSEPPE ALVITI : GUARDIE GIURATE AL POSTO DEGLI AUSILIARI DEL TRAFFICO


DAL QUOTIDIANO IL ROMA DEL 24 APRILE 2009.

DI Giuliana Covella.

Guardie Giurate al posto degli ausiliari del traffico per le strade di Napoli.

Questa la proposta inoltrata per iscritto dal Presidente dell'Associazione Guardie Particolari Giurate Giuseppe Alviti,al Ministro degli Interni Roberto Maroni,al prefetto di Napoli Alessandro Pansa,al Sindaco di Napoli On.Rosa Russo Iervolino e al comandante della polizia municipale partenopea Luigi Sementa.Una richiesta che sara' accolta senz'altro tra le polemiche,che vuole essere provocatoria e che mira a riportare al giusto rango la categoria della vigilanza privata.Una categoria esposta quotidianamente al rischio,pur di tutelare l'incolumita' dei cittadini.-rischiamo la vita ogni giorno-polemizza ALVITI-per salvare vite umane,per lo piu' cittadini vittime di scippi,rapine,violenze e combattere ogni forma di illegalita' e sopruso che si consuma tra le vie della nostra citta',ma a tutt'oggi non ci e' stata ancora data la possibilita' di coadiuvare concretamente come corpo speciale le altre forze di polizia-.


Perche' allora-si domandono i tanti vigilantes che operano in citta'-non sostituire i numerosi ausiliari del traffico impiegati dal comune,che non hanno nessuna qualifica professionale ne' sono riconoscibili dall'utenza?


Le risorse che sono d'ausilio,infatti ai "caschi bianchi"indossano una pettorina gialla che non sempre li rende individuabili alla cittadinanza.Ma soprattutto queste figure,a detta dei rappresentanti delle guardie giurate,non hanno competenze d'intervento"diretto"per quanta riguarda il controllo del territorio ad ogni livello. A differenza invece-incalza il Presidente dell'AGPG-delle guardie giurate che sono capillarmente presenti sul territorio cittadino,grazie alle loro centrali operative collegate con le altre forze dell'ordine,che sono altresì riconoscibili dalla divisa che indossano e che sono armate e dotate di titoli di polizia.-


Una proposta,quella di Alviti,che fara' senz'altro discutere.Specie alla luce della protesta inscenata lunedì scorso dagli agenti della polizia municipale scesi in strada per far valere i propri diritti.Oltre che contro Palazzo S.Giacomo,infatti,i vigili urbani hanno protestato contro lostesso comandante Sementa.Entrambi ritenuti responsabili della carenza di organico di duemila posti,dei tagli agli stipendi e della mancata attuazione della riforma del corpo della polizia municipale.Ora a gettare benzina sul fuoco,la richiesta inviata agli organi competenti dall'Associazione Guardie Particolari Giurate per sopprimere addiritura la figura degli ausiliari del traffico.


Si tratta di un modello già sperimentato e adottato definitivamente a Milano-aggiunge Milano-che vede l'impiego dei vigilantes per il controllo del territorio,la flagranza di reato e,piu' in generale,la lotta alla microcriminalita'.Come Guardie Giurate,inoltre,noi un piu' largo spettro d'azione,siamo in divisa,armati e abbiamo un titolo di polizia riconosciuto come incaricato di pubblico servizio anche dal decreto 101/2008.Ma soprattutto crediamo che il nostro intervento darebbe piu' lustro alla Città di Napoli e la vigilanza privata sarebbe finalmente vista come una categoria che opera a vantaggio della collettività.


In buona sostanza,dunque,L'AGPG chiede che- gli ausiliari del traffico vengano esonerati dal loro compito e che al loro posto siano impiegate le guardie giurate,piu' preparate al contatto col pubblico,in quanto indossano una uniforme ed un'arma ben riconoscibile agli utenti della strada ,pedoni,automobilisti e centauri._-

giovedì 23 aprile 2009

IL PRESIDENTE A.G.P.G GIUSEPPE ALVITI CANCELLARE GLI AUSILIARI DEL TRAFFICO E FARLI SOSTITUIRE DALLE GUARDIE GIURATE


IL PRESIDENTE DELL'AGPG GIUSEPPE ALVITI,IN UNA NOTA DIFFUSA STAMANE HA RESO NOTO CHE HA INVIATO UNA LETTERA DOSSIER AL PREFETTO DI NAPOLI,AL MINISTRO DEGLI INTERNI ON.MARONI ,AL SINDACO DI NAPOLI ON.IERVOLINO E AL COMANDANTE DELLA POLIZIA LOCALE GEN.SEMENTA.


RIGUARDANTE LA PROPOSTA DI SOPPRIMERE LA FIGURA DEGLI AUSILIARI DEL TRAFFICO SENZA UNIFORMI E SCUOLE DI POLIZIA ALLE SPALLE E SENZA UN CONTROLLO CAPILLARE DEL TERRITORIO GRAZIE A PROPRIE CENTRALI OPERATIVE DESTINANDOLE AD ALTRE MANSIONI E DI SOSTITUIRLE CON LE GUARDIE PARTICOLARI GIURATE,NON SOLO ARMATE MA PRESENTI CAPILLARMENTE SUL TERRITORIO E DI FREQUENZA IN CONTATTO CON LE FORZE DELL'ORDINE.


INOLTRE HA INVIATO UNA SEGNALAZIONE AL COMANDANTE DELLA POLIZIA LOCALE DI NAPOLI GEN SEMENTA, CHE POSSA AVVOLORARE TALE INIZIATIVA ,VISTA LA CONSUETUDINE DI AFFIANCARE AI VIGILI IN SERVIZIO AUSILIARI DEL TRAFFICO SPESSO NON RICONOSCIBILI DALLA POPOLAZIONE,VISTO SOLITO USARE UNA SPECIE DI PATTINA GIALLA ORMAI CONSUMATA E CHE A STENTO SI RIESCE A LEGGERE COSA VI E' SCRITTO.


IN SINTESI L'AGPG E IL SUO PRESIDENTE GIUSEPPE ALVITI,CHIEDONO CHE GLI AUSILIARI DEL TRAFFICO VENGANO ESONERATI DAL COMPITO E AL LORO POSTO POSSANO ESSERE IMPIEGATE LE GUARDIE GIURATE,PIU' PREPARATE AL CONTATTO COL PUBBLICO E INDOSSANDO UN UNIFORME ED UN ARMA BEN RICONOSCIBILE DAGLI UTENTI DELLA STRADA.

lunedì 20 aprile 2009

IL DIRIGENTE GIUSEPPE ALVITI E IL V.CE SEG.RIO NAZ.LE RAFFAELE BRUNO VIA LIBERA AL DECRETO SULLA SICUREZZA E TUTELA DELLA SALUTE NEI LUOGHI DI LAVORO


ROMA - Il Consiglio dei ministri ha dato via libera al decreto legislativo sulle disposizioni integrative e correttive al testo unico in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro. Conferma dell'arresto per il datore di lavoro che non procede alla valutazione del pericolo nelle aziende considerate a rischio rilevante e sanzioni pecuniarie più pesanti del 50% rispetto a quelle previste dalla legge 626 sulla sicurezza sul lavoro del '94. Sono queste - a quanto si apprende - alcune delle disposizioni contenute nel decreto legislativo, appena approvato dal consiglio dei ministri, che modifica il Testo unico sulla sicurezza sul lavoro.

soddisfazione e'stata espressa dal Mis con Rauti nelle Figure del V.ce segretario Nazionale Raffaele Bruno e del Dirigente Giuseppe Alviti:era ora che si prendessero provvedimenti,anche se auspichiamo piu' controlli e pene certe- concludono i due alti esponenti politici del MIs.

sabato 18 aprile 2009

IL LEADER DELLE GUARDIE GIURATE GIUSEPPE ALVITI E IL V.CE SEG.RIO NAZ.LE DEL MIS RAFFAELE BRUNO:PENA DI MORTE PER GLI ASSASSINI DEI CONIUGI AMBROSIO


PENA DI MORTE PER GLI ASSASSINI DEI CONIUGI AMBROSIO!

Sull'argomento il Vice Segretario Nazionale Vicario del
Movimento Idea Sociale con Rauti Raffaele Bruno e il Presidente Nazionale dell'associazione guardie giurate hanno
dichiarato:

"Crediamo che chiunque abbia commesso un crimine così
bestiale come quello realizzato contro il re del grano
Ambrosio e la sua consorte in una villa a Posillipo merita
una pena davvero esemplare. Che siano essi italiani o di
qualsiasi altra nazionalità, devo sottolineare il fatto
che gli immigrati clandestini rumeni e slavi stanno davvero
esagerando con i crimini commessi nel nostro Paese. Spaccio
di droga, alcol, rapine, scippi, rapine nelle ville isolate
e soprattutto una violenza inaudita nel colpire e
assassinare a sangue freddo inermi cittadini, è il
comportamento perseverante di slavi e rumeni, i quali nel
nostro Paese si stanno distinguendo per brutalità ed
inumanità. Crediamo che, fatto salvo il rispetto che nutriamo e
la solidarietà che esprimiamo per tutti gli immigrati,
fenomeno che rappresenta un dramma per loro e un dramma per
noi, per chiunque abbia assassinato i coniugi Ambrosio,
l'unica pena possibile sia la pena di morte"!

MANIFESTAZIONE DEL MIS CON RAUTI CONTRO L'AUMENTO DELLA TASSA DEI RIFIUTI DEL 40% A NAPOLI


CONFERENZA STAMPA E MANIFESTAZIONE DEL MIS CON RAUTI CONTROL'AUMENTO DELLA TASSA SIU RIFIUTI DEL 40% A NAPOLI!
Mercoledì 22 aprile, alle ore 11,30, in Via Roma,angolo Pignasecca, altezza Banco di Napoli, avrà luogo unamanifestazione con conferenza stampa, volantinaggio,megafonaggio ed esposizione di cartelloni di protesta,contro l'aumento della tassa sui rifiuti solidi urbani(TARSU), che il sindaco di Napoli Iervolino e sua giuntacomunale vogliono imporre ai napoletani.
Intervengono: Raffaele Bruno, vice Segretario Nazionale,Vittorio Lamberti, Segretario Provinciale della Federazionedi Napoli, iL dirigente regionale alle attivita' sociali Giuseppe Alviti e i dirigenti Gennaro Natale,Tecla Tricarico e attivisti del Partito.
Sull'argomento Bruno ha dichiarato:"Stiamo organizzando Comitati di protesta in tutti iquartieri contro l'aumento della tassa sulla spazzaturadel 40%. Invece di risarcire i cittadini napoletani ecampani per i danni subiti da quindici anni di emergenzarifiuti, Bassolino e Iervolino continuano a tartassare icittadini con nuove tasse e balzelli infami. Chiedo ainapoletani di intervenire alla manifestazione di protestaper mandarli a casa al più presto"
LA STAMPA E I CITTADINI ARRABBIATI SONO INVITATI!

venerdì 17 aprile 2009

IL PRESIDENTE AGPG GIUSEPPE ALVITI :CONFERENZA STAMPA PER L'U.E.


IL PRESIDENTE AGPG GIUSEPPE ALVITI ALLA CONFERNZA STAMPA SULLA PRESENTAZIONE DELL'INVIO DEL DOSSIER DEL DLGS 101/2008 ALL'UNIONE EUROPEA

L'ON.PINO RAUTI E IL DIRIGENTE REGIONALE DEL MIS CAMPANIA ALLE ATTIVITA' SOCIALI GIUSEPPE ALVITI

IL PRESIDENTE A.G.P.G GIUSEPPE ALVITI E RAFFAELE BRUNO (MIS-RAUTI) DOSSIER ALL'UNIONE EUROPEA


Il Presidente Nazionale AGPG Giuseppe Alviti,ha nuovamente inviato alla commissione dell'Unione Europea,un Dossier sul dlgs 101/2008 e sulla sua inapplicazione reale nei confronti della categoria delle guardie particolari giurate.
In particolare il Presidente Giuseppe Alviti,ha richiesto ad horas un intervento della commissione onde poter far approvare dal governo Italiano una legge che possa .dopo aver formato e informato la classe gpg,almeno in parte equiparare le stesse alle forze dell'ordine,o paradossalmente di inquadrarle come agenti di sicurezza ,non armate e senza l'obbligo di indossare l'uniforme,visto l'immobilismo delle leggi sin dal lontano Regio Decreto datato 1931.
Pieno appoggio al Presidente Alviti e' stato dato dal Partito Politico del Mis-Rauti nella figura del suo vice segretario Nazionale Raffaele Bruno,che da anni lotta al fianco dell'associazione per i diritti delle guardie particolari giurate.
ufficio stampa agpg

lunedì 13 aprile 2009

IL PRESIDENTE AGPG GIUSEPPE ALVITI E I SINDACI DELLE CITTA' DELL'ABBRUZZO COLPITE DAL SISMA


IL PRESIDENTE DELL'ASSOCIAZIONE GUARDIE GIURATE,GIUSEPPE ALVITI,HA INOLTRATO NEL GIORNO DELLA SANTA PASQUA 2009,UNA LETTERA AI SINDACI DELLE ZONE COLPITE DAL SISMA IN ABBRUZZO,DIMOSTRANDO LA PROPRIA SOLIDARIETA' NEI CONFRONTI DI TUTTI I COLPITI DAL TRISTE EVENTO,EVIDENZIANDO LA DISPONIBILITA' PER QULSIASI ATTO CHE SI POSSA COMPIERE IN LORO FAVORE

mercoledì 8 aprile 2009

il PRESIDENTE AGPG GIUSEPPE ALVITI E IL V.SEG.DEL MIS RAFFAELE BRUNO VINCONO LA BATTAGLIA SUL NO ALLE RONDE



mercoledì 8 aprile 2009

il PRESIDENTE AGPG GIUSEPPE ALVITI E IL V.SEG.DEL MIS RAFFAELE BRUNO VINCONO LA BATTAGLIA SUL NO ALLE RONDE!

Sicurezza, via le ronde dal dl: accordo raggiunto, marcia in dietro del governo.
Il governo ha accettato di eliminare dal dl sicurezza le norme sulle ronde duramente contestate dal Presidente Nazionale AGPG Giuseppe Alviti e dal Vice Segretario Nazionale Vicario del Mis con Rauti Raffaele Bruno . I due esponenti missini si erano battuti contro l'istituzione delle ronde ed avevano proposto che fossero utilizzate le guardie giurate a tale compito. " Ora, hanno concluso Bruno e Alviti, la nostra proposta la rilanciamo e confidiamo che sia accolta dal Governo al più presto."
Pubblicato da MIS-DIPARTIMENTO ATTIVITA' SOCIALI CAMPANIA a 2.30

martedì 7 aprile 2009

IL PRESIDENTE AGPG GIUSEPPE ALVITI -AIUTATE LA CROCE ROSSA ITALIANA A FAVORE DELLE POPOLAZIONI COLPITE DAL SISMA IN ABBRUZZO


- Cominciano a scarseggiare i primi beni di necessità all'Aquila. Secondo la Croce Rossa mancano «acqua, omogeneizzati, pannolini, latte e alimenti di prima necessita». Sono le priorità richieste dalla Croce Rossa Italiana in un appello lanciato dal Commissario del Comitato Provinciale CRI dell'Aquila, Luigi Sigismondi: «Le scorte di sangue recuperate sono attualmente sufficienti a coprire il fabbisogno». I Volontari CRI sono al lavoro già dalle prime ore del mattino coordinati dalla Protezione Civile Nazionale.
A TAL RIGUARDO IL DIRIGENTE REGIONALE DEL MIS GIUSEPPE ALVITI HA FATTO APPELLO A TUTTE LE ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA DI VOLER COOPERARE CON LA CRI PER QUALSIASI ATTO DI AIUTO CHE POSSA PERMETTERE DI VANTAGGIARE L'OPERATO DEI SOCCORITORI E DELLA GENTE COLPITA DIRETTAMENTE DAL SISMA,GARANTENDO IL PROPRIO IMPEGNO.

lunedì 6 aprile 2009

IL PRESIDENTE GIUSEPPE ALVITI PROMUOVE L'ATTIVITA' AGRICOLTURISTICA


IL PRESIDENTE AGPG E DIRIGENTE REGIONALE DEL MIS-RAUTI,HA PARTECIPATO AD UNA MANIFESTAZIONE PER LA PROMOZIONE DELLE STRUTTURE AGROTURISTICHE IN CAMPANIA(NELLA FOTO IL FRATELLO GEOM GERARDO ALVITI E IL PRESIDENTE NAZIONALE GIUSEPPE ALVITI)DURANTE LA QUALE E' STATA RIBADITA L'INTENZIONE SIA DEL PARTITO MIS CON RAUTI CHE DELL'ASSOCIAZIONE DI VALORIZZARE TALE RISORSA,SPECIALMENTE NEL MEZZOGIORNO TERRA DI CRISI ECONOMICHE ED ALTRO,DIAMO IL GIUSTO VALORE ALLE RISORSE AGRICOLE-TURISTICHE.

UFFICIO STAMPA AGPG

sabato 4 aprile 2009

GIUSEPPE ALVITI ALLA FESTA DELLA PRIMAVERA


IL PRESIDENTE AGPG GIUSEPPE ALVITI E'STATO PRESENTE STAMANE ALLA FESTA DELLA PRIMAVERA ,PRESSO IL PARCO DEL POGGIO AI COLLI AMINEI IN NAPOLI.
LA MANIFESTAZIONE,PATROCINATA DALLA TERZA MUNICIPALITA',HA VISTO L'INTERVENTO DEL PRESIDENTE ALVITI NELLA VESTE DI RESPONSABILE ALLE ATTIVITA' SOCIALI DEL MIS-RAUTI,CONFERMANDO L'IMPEGNO PER LA GENTE E I BAMBINI IN PRIMO LUOGO

giovedì 2 aprile 2009

IL V.SEG.NAZ.LE RAFFAELE BRUNO: COESIONE POLITICA E SOCIALE PER L'EUROPA


COESIONE POLITICA E SOCIALE PER L'EUROPA
di Raffaele bruno

Confondere la civiltà europea con la civiltà
universale, è una tentazione ben nota in Europa. Dare ad
una realtà concreta e contingente un significato quasi
assoluto è un errore comune. Sarebbe più utile discutere
delle aspettative e delle attese di una parte dell'Europa
nei confronti dell'altra. Occorre, forse, innanzi tutto
definire o chiarire alcuni concetti e termini, avviandoci
nel cammino verso "l'altra Europa". Occorre subito dire che
l' Europa dell'Est è stata una designazione più politica
e ideologica che geografica e culturale, imposta dalla
Seconda guerra mondiale e dalla Guerra Fredda. Questo nome
è diventato desueto, viene sostituito da un altro,
altrettanto impreciso: Europa centrale e orientale. L'Europa
centrale comprende anche paesi che - come l'Austria o la
Svizzera - non sono stati assoggettati dai "regimi
comunisti" dell'Est. L'altra Europa è anch'essa una
nozione mal definita, forse di proposito. Che cos'è altro
in questa parte dell'Europa e che cos'è europeo in questa
alterità? Nessuno ha risposto a queste domanda, non so
nemmeno se sia mai stata formulata. L'Europa nel suo insieme
non è più ciò che era una volta. Anche quello che
chiamavamo il Terzo Mondo è cambiato e alcuni parlano
già di un Quarto Mondo. Una parte dell'Altra Europa dei
giorni nostri fa apparentemente parte del Terzo Mondo: resti
dell'impero sovietico, vestigia dell'antica Russia, della
Bielorussia o dell'Ucraina, gran parte della ex Jugoslavia
disgregata, i confini dei Balcani, della Bulgaria,
dell'Albania o della Romania, fors'anche della Grecia o
della Turchia. Dopo un rivolgimento tanto violento quanto
inatteso, le nozioni di Europa occidentale e orientale
sembrano finalmente corrispondere a punti cardinali. Ci si
potrebbe rallegrare di questo buon uso delle parole se le
cose in sé si presentassero diversamente. Se l'altra
Europa è una denominazione ambigua, la realtà cui si
riferisce non lo è di meno. Oggi questa realtà la
possiamo scorgere come è o come dovrebbe essere. La
retorica si adatta a queste ambivalenze. La politica ne
trae vantaggio. La retorica politica ne abusa. Si tratta di
pensare l'Europa prendendo in considerazione i valori della
cultura e della civiltà che la caratterizzano. Evitare di
adottare solo i progetti particolari, che talvolta
nascondono piatti interessi politico-economici. Questo
sembra essere di massima urgenza nel momento in cui l'Europa
stessa realizza la sua definizione e prepara, non senza
difficoltà, una Convenzione sul futuro dell'Europa, specie
di Costituzione per i suoi membri (o un Trattato di
costituzione, come è stato detto recentemente).
L'allargamento dell'Unione europea conferisce ad un tal
compito una straordinaria rilevanza. Ogni tentativo simile
esordisce o si conclude con una domanda ad un tempo banale
ed imprescindibile:"Quale Europa?". L'abbiamo sentita, tante
volte, in diversi contesti, dall'Europa del carbone e
dell'acciaio fino a quella di Maasticht e dell'euro. Forse
è utile rievocare alcuni termini in cui quella domanda
era posta e salvare dall'oblio alcune idee dei nostri
predecessori. Alcune di esse hanno conservato tutta la loro
attualità: "L'Europa sarà seria o non sarà... Sarà
più scientifica che letteraria, più intellettuale che
artistica. Per molti di noi questa lezione sarà crudele".
Così ci ammoniva Julien Benda nel suo Discorso alla
nazione europea, scritto alla vigilia di una guerra che
sarebbe stata europea prima di diventare mondiale. Potremmo
modificare alcuni accenti di tali messe in guardia o
apportarvi, nello stesso spirito, qualche aggiunta. Sarebbe
auspicabile che l'Europa odierna fosse più forte e armata,
più aperta al cosiddetto Terzo Mondo, più Europa dei
cittadini, più consapevole di se stessa e soprattutto meno
soggetta all'americanizzazione. Sarebbe utopistico
aspettarsi che diventasse, in un futuro prevedibile, più
comunitaria che cosmopolita, più culturale che
commerciale, più solidarista che capitalista e senza
volto. L'Europa dei valori non permetterebbe che si
chiedesse, per entrare nell'Unione europea, di passare per
la Nato: è un tipo di purgatorio che avrebbe rifiutato.
E' legittimo chiedere quale sarebbe l'"altra Europa", che
si trova di fronte a queste alternative. Nella maggior
parte dei cosiddetti "paesi dell'Est", il post-comunismo
non è ancora riuscito a "raggiungere" i regimi che si
dicevano comunisti (come livello di vita e di produzione,
scambi economici, sicurezza sociale, regime pensionistico,
eccetera). Per citare solo un esempio: la Slovenia, uno dei
nuovi stati meglio partiti, con uno statista illuminato a
capo, ha messo quasi otto anni per poter raggiungere la
stessa Slovenia - la sua produttività dell'inizio degli
anni novanta. Questa considerazione non ha lo scopo di
riabilitare le pratiche ben conosciute di un socialismo che
si è autoproclamato "reale". Le transizioni di questi
paesi durano molto più a lungo del previsto. Riescono
soltanto eccezionalmente a diventare vere trasformazioni.
(Occorre distinguere meglio queste due nozioni: la
transazione è basata su ipotesi, la trasformazione è un
risultato). Il ricordo dell'Ancien régime è vivo ancora
in molte zone del nostro continente e fuori di esso. Si
tratta di una realtà che sembra già compiuta senza
concludersi o raggiungere una forma accettabile. E' una
situazione difficile dalla quale non ci si riesce ad
affrancare. Molti becchini si danno invano da fare, senza
riuscire a sbarazzarsi delle spoglie. E' un ruolo tutt'altro
che facile.
Più di un regime proclama in modo ostentato la
libertà senza pervenire a fornire un'apparenza appena
credibile: tra passato e presente si determina uno iato, tra
presente e avvenire si svolge l'ibrido incontro tra un
auspicio di emancipazione e un residuo di assoggettamento.
Vi si fanno spartizioni senza che rimanga granché da
spartire. Si è creduto di conquistare il presente e non si
riesce nemmeno ad avere ragione del passato. Vi nascono
certe libertà senza che si sappia sempre cosa farne,
rischiando di abusarne. In questi paesi è stato necessario
difendere un patrimonio nazionale - ed oggi bisogna, in
molti casi, difendersi da quello stesso patrimonio.
Altrettanto dicasi per la memoria: si doveva salvaguardarla
- ed essa sembra adesso voler punire quelli stessi che
l'avevano salvata. Se bene non si possono generalizzare
queste constatazioni un pò forzate: ciò che vale per
l'Albania, o per certe componenti dell'ex Jugoslavia, non
può essere applicato allo stesso titolo per la Bulgaria,
la Romania o la Russia. La situazione bulgara, rumena o
russa non è comparabile con quella dell'Ungheria, della
Polonia o, soprattutto, con quella della Repubblica Ceca o
della Slovenia.


Raffaele Bruno